Prende forma il nuovo Parco Alessandrini (piazza
Cuoco - Monte Cimone) che sarà completato verso
la metà di dicembre ed inaugurato ufficialmente
in data ancora da stabilire.
Dal lato di Piazzale Cuoco, quello che colpisce maggiormente
è la visuale che si apre sul parco fino a raggiungere
le case in piazzale Bologna: un’area che verrà
integrata nel parco ed attrezzata solo con i lavori
del secondo lotto, ma che risulta almeno libera e ripulita
da rottami, carcasse di auto e baracche.
Bisogna invece entrare nel Parco attraverso la recinzione
per vedere come è stato attrezzato, arredato,
organizzato lo spazio: lo facciamo insieme a una delegazione
del Consiglio di Zona 4, accompagnata dalla progettista
del Settore Parchi e Giardini del Comune di Milano,
l’arch. Donatella Sterghar.
Diamo prima le belle notizie: le aree per bambini sono
sicuramente eccellenti, quasi un parco divertimenti
in miniatura. Scivoli tortuosi, un bellissimo castello
da conquistare, teleferiche, ecc.. faranno sicuramente
la gioia di moltissimi bambini, in genere abituati a
giochi molto più modesti, uno scivolo, un’altalena,
e via andare!
Saranno felici anche i cani, che avranno a loro disposizione
un’area verso piazza Cuoco e un’altra area
molto vasta e alberata sull’angolo Monte Cimone-Varsavia.
Parzialmente soddisfatti anche i bocciatori, che ora
avranno a disposizione tre nuovi campi in sintetico,
ma che dovranno vedersela con il solleone estivo, mancando
qualsiasi riparo, sia naturale (piante) che artificiale
(la copertura è prevista con il secondo lotto
di lavori).
Uscendo dal recinto zincato dei campi di bocce, si entra
nel recinto zincato degli orti (qui tutto è recintato
in zinco): 31 orti, in parte a raggiera, in parte accostati
a formare un grande quadrato, ciascuno di essi recintato
in zinco. Al momento, l’assenza di “vita”
e di colori, rende questa parte del parco eccessivamente
“zincata”.
Circonda il parco una recinzione zincata e ondulata.
D’obbligo una domanda alla progettista, sulla
scelta di questa recinzione, visto che anche fra i consiglieri
presenti non ha riscosso molto successo, soprattutto
la sua ripetizione all’interno del parco. L’architetto
ci spiega che la scelta non è stata solo funzionale
(il materiale è resistente e di facile manutenzione),
ma estetica. Il colore dello zinco è leggero,
diventa più o meno trasparente o luminoso a seconda
della luce; la recinzione vuole avere l’effetto
di un velo, ondulato, come quello esterno, o teso, come
all’interno.
Trattandosi di una scelta estetica, potrà o non
potrà piacere, a ognuno il suo giudizio.
Vi anticipiamo anche le modifiche che verranno attuate
in via Monte Cimone dal settore viabilità: la
via diventerà una “strada di quartiere”,
secondo le nuove classificazioni delle strade; sarà
a due corsie separate da uno spartitraffico alberato,
sul lato opposto al parco è previsto il parcheggio
a pettine, con alberature; dal lato del parco invece,
ci sarà un controviale alberato con parcheggio
in linea: una vera rivoluzione.
Rimandiamo invece al prossimo numero le anticipazioni
sul secondo lotto. Stefania Aleni